A cura di: Paolo Leoni
Siamo prossimi al "giro di boa" dell'Inverno 2011/2012; eppure, fino ad ora, su gran parte del Vecchio Continente l'Inverno non si è fatto ancora vivo.
Certamente ci sono stati eventi significati come le abbondanti nevicate sui crinali alpini francesi, svizzeri e austriaci; ma ciò non basta per poter parlare di "Inverno".
Analizzando nel dettaglio la situazione attuale emerge vistosamente la pesante anomalia positiva che affligge l'Europa da quasi un anno.
Anomalia termica degli ultimi 365giorni |
Durante il periodo estivo è più difficile cogliere i segnali dell'eventuali anomalie termiche; ma d'inverno, grazie alla copertura nevosa e all'estensione artica, questi emergono molto più facilmente.
Prima di passare alle immagini satellitari e ai grafici è doveroso ricordare che una massa d'acqua, a parità di volume, si riscalda e si raffredda più lentamente rispetto alla terra e rispetto all'aria.
Pertanto se consideriamo un volume d'acqua uguale ad un volume d'aria e li riscaldiamo entrambi per un determinato tempo, alla fine la temperatura media del volume d'acqua sarà quasi quattro volte più fredda di quella registrata nel volume d'aria.
Tale concetto è molto importante nell'analisi meteorologica, in quanto attraverso lo studio della temperature dei mari e degli oceani è possibile apprezzare eventuali cambiamenti climatici sostanziali.
La temperatura dell'aria in poche ore può passare da valori anomali fortemente positivi a valori fortemente negativi e viceversa; mentre, gli oceani o i mari, impiegano molto più tempo per variare la loro temperatura.
Quindi, una distesa d'acqua che presenta un'anomalia positiva indica che ha subito per un lungo tempo l'azione di correnti decisamente più calde di quelle consone al periodo.
Detto questo, entriamo subito nel merito del "problema".
Analizzando la temperatura delle acque presenti nell'Emisfero Nord: emergono forti anomalie termiche.
Se l'anomalia termica di un mare è di per se "interessante" quella di un oceano con quello Atlantico diventa "preoccupante": oltretutto si tratta di valori anomali prossimi ai +3°C su una superficie vasta come la Penisola Scandinava.
Anomalie termiche della superficie del mare |
L'evidente anomalia termica appena citata non fa altro che anticipare la disastrosa situazione, sul comparto europeo, dei ghiacci artici. Dal confronto della analisi satellitari emerge come la situazione odierna sia molto simile a quella rilevata in passato in un "qualsiasi" fine novembre.
Nell'immagine a sinistra, la linea arancione indica l'estensione media: come si può ben notare siamo molto lontani dalla media stagionale; inoltre, grazie all'ausilio dell'immagine a destra, è possibile apprezzare la scarsa consistenza di quel poco ghiaccio artico presente nel comparto europeo.
A conferma di quanto detto: i due grafici seguenti indicano l'estensione dei ghiacci artici nel Mar di Barents e nel Mar di Kara. Entrambe ancora fortemente sotto-media.
Nei prossimi giorni, secondo i modelli meteorologici, questa "drammatica" situazione subirà un deciso cambio di rotta grazie all'arrivo di correnti decisamente gelidi direttamente dal cuore dell'artico.
Le correnti spazzeranno principalmente la Penisola Scandinava, la Russia continentale e l'Europa dell'Est. Non si esclude un possibile coinvolgimento anche dell'area mediterranea.
Prima di concludere, vorrei far notare la notevole estensione artica presente sullo Stretto di Bering.
E forse sarà proprio da lì che partirà il cambio di rotta per l'Inverno 2011/2012 nel Vecchio Continente.
A breve nuovi aggiornamenti...
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