Fin da subito la situazione è apparsa delicata, con una simile configurazione barica l'evento eccezionale è dietro l'angolo, ma di difficile (quasi impossibile) previsione. Io personalmente non mi sarei mai aspettato e neanche immaginato un evento simile, ciò che è accaduto ha qualcosa d'incredibile; definirei l'evento più unico che raro. Tutti noi conosciamo la morfologia del nostro territorio e sappiamo quanto esso sia delicato, eppure continuiamo a commettere "crimini legalizzati" e a rimanere stupiti di fronte ad eventi catastrofici che con più attenzione si sarebbero potuti evitare.
Costruire in aree ad elevato rischio idrogeologico, trascurare la manutenzione dei letti dei fiumi o dei torrenti oppure la mancata costruzione di opportuni argini di contenimento o protezione vuol dire attendere "pazientemente" la catastrofe. L'evento eccezionale prima o poi arriva e questo, oltre che ad essere un discorso generalizzato, vale per tutte le aree del nostro paese; non esiste comune, città, provincia o regione che si possa sentire esente da questo tipo di fenomeno
"Fortunatamente" o "purtroppo" questa volta la responsabilità umana è attenuata dalla portata dell'evento: un evento con tempi di ritorno secolari è molto difficile da contenere.
Sono passati sei giorni da quel maledetto 25 Ottobre 2011 e proprio oggi è stato ritrovato il corpo della decima vittima, cerchiamo di capire il perché di un evento che sicuramente ricorderemo a lungo.
La configurazione meteorologica che si è creata il 25 Ottobre è abbastanza diffusa in questo periodo dell'anno, ma questa volta si è creata "la condizione perfetta": un fronte freddo in movimento da Nord-Ovest verso Sud-Est si è scontrato con l'alta pressione che da giorni perdurava sul nostro territorio, nel mentre, aria più umida proveniente dai quadranti meridionali è andata a converge proprio a ridosso dell'appennino ligure generano un vero e proprio "ristagno caldo umido" nelle aree più colpite. Nel momento in cui l'aria fredda è venuta a contatto con l'aria più umida e calda si è innescata una vera e propria "Bomba d'Acqua" che ha riversato al suolo centinaia e centinaia di millimetri d'acqua.
Fonte: 3BMeteo |
La morfologia del territorio, ovviamente, ha avuto un ruolo determinante, l'appennino si è comportato come un "muro": in Liguria la pioggia caduta ha superato i 550mm mentre in Emilia, al di là dello spartiacque appenninico, si sono avuti accumuli decisamente più contenuti.
L'immagine mostra gli accumuli pluviometrici registrati al termine della perturbazione: tra le aree più colpite, oltre quelle già citate, l'alto Veneto e il Trentino; dove gli accumuli sono stati comunque elevatissimi, ma per fortuna con danni assenti o molto contenuti.
Tra Liguria e Toscana i comuni che hanno ottenuto i quantitativi pluviometrici maggiori sono: Brugnato (La Spezia) 540mm; Calice al Cornoviglio (La Spezia) 455mm, Pontremoli (Massa Carrara) 366mm; Parana (Massa Carrara). La cartina illustra gli accumuli registrati nell'arco delle 24h: gran parte della Liguria orientale ha avuto dai 100 ai 400mm di accumulo.
Il paese più colpito è sicuramente Brugnato con i suoi 540mm caduti.
Ormai su Internet è possibile reperire elementi di ogni genere: foto, video, testimonianze ecc...
Di seguito, ho deciso di aggiungere il video più significativo, a mio avviso, dove vengono "riassunti" tutti i filmati, durante l'evento, delle aree più colpite.
Purtroppo, sembra che non sia finita qui: è attesa un'altra forte perturbazione durante il fine settimana che andrà a colpire prevalentemente le aree già martoriate dalla "Bomba d'acqua"
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