domenica 30 ottobre 2011

Neve anticipata sulla North East Coast statunitense

a cura di: Paolo Leoni

La stagione invernale sulla East Coast statunitense, quest'anno, è iniziata con largo anticipo. In una delle aree più movimentate (meteorologicamente parlando), del continente americano, la neve durante il periodo invernale è di casa: spesso e volentieri le temperature scendono abbondantemente sotto zero e le copiose nevicate vengono, quasi sempre, accompagnate da forti venti. Ma vedere la neve cadere nella città di New York il 29 Ottobre è quasi impossibile: ne è una conferma lo stupore dei newyorkesi, i quali hanno assistito all'arrivo anticipato della "Dama Bianca". 
I dati statistici di New York riportano per questo periodo una massima di 16°C ed una minima di 8°C; mentre, in questo freddo e perturbato sabato la massima registrata è stata di soli 7°C e la minima di appena 1°C. 

Le precipitazioni cadute nella giornata di sabato hanno raggiunto i 50mm con quasi 7cm di accumulo nevoso. 
La perturbazione che ha colpito la costa orientale ha solo "accarezzato" la città di New York eppure gli effetti sono stati di notevole importanza.


sabato 22 ottobre 2011

"L'angolo di Leoni": E' arrivato l'Autunno... finalmente!!!


24 Ottobre 2011

Inizia oggi la prima vera settimana autunnale dell'anno, sarà caratterizzata da piogge, anche abbondanti, e temperature in media con la stagione. 
Ciò è dovuto, come già accennato in precedenza, allo spostamento dell'anticiclone (denominato "HULLA") verso Est; mentre, ad Ovest, una profonda depressione (denominata "MEENO"), collocata sulle Isole Britanniche, invierà "un braccio perturbato" su Spagna, Francia e Italia.
Pertanto non si tratterà di una discesa d'aria fredda con conseguente formazione dei fenomeni all'interno o in prossimità del bacino del Mediterraneo, bensì, verremo proprio "attraversati" da una perturbazione già formata e già in azione sulla Spagna e sulla Francia Occidentale. Gli effetti, purtroppo, nel nostro paese saranno ben maggiori rispetto alle aree già citate: l'orografia italiana, fatta di mari e catene montuose di un certo livello, causa un rallentamento delle perturbazioni con conseguente incremento locale delle precipitazioni. Ovvero, spostandosi da Ovest verso Est, la perturbazione dovrà attraversare gli Appennini settentrionali e "scontrarsi" con le Alpi, a ridosso di queste due catene montuose i fenomeni saranno decisamente intensi e talvolta preoccupanti: è il caso del Piemonte meridionale, dell'entroterra Ligure, dell'Emilia occidentale, dell'alto Veneto e del Trentino. Nelle aree elencate gli accumuli millimetrici previsti potranno raggiungere e superare i 150/180mm con punte anche di 200/220mm: una vera e propria sfida per i fiumi ed i versanti esposti che dovranno "sopportare" quantitativi pluviometrici notevoli. Il tutto fino a Giovedì.
L'immagine riportata mostra i quantitativi pluviometrici accumulati fino a Giovedì ore 00.00: spiccano, come detto, le aree dell'alto Veneto e del Trentino. Sicuramente, gran parte delle aree colpite riuscirà a colmare il deficit pluviometrico accumulato durante i mesi estivi, mentre altrove (coste adriatiche) difficilmente si riuscirà a sanare il "debito pluviometrico". In ogni caso, dobbiamo attendere il termine della giornata odierna per poter inquadrare al meglio le aree più colpite, anche se ormai la linea di tendenza si è trasformata in "previsionale".






domenica 9 ottobre 2011

Settembre 2011: il 2° Settembre più caldo dal 1800

A cura di: Paolo Leoni
Non è passato molto tempo, dall'ultimo post dedicato all'analisi dei dati meteorologici relativi all'Estate 2011, che già "siamo costretti" a scrivere un nuovo post d'analisi per il solo mese di Settembre.
Ci eravamo lasciati con la seconda metà di Agosto veramente rovente seguita da un inizio di Settembre tra i più caldi degli ultimi anni; e anche se i segnali per l'immediato futuro non erano dei più "freschi", nessuno si sarebbe aspettato un Settembre così caldo.  
Giorno dopo giorno la temperatura registrata era sempre e solo superiore alla media del periodo; successivamente, i dati elaborati agli inizi di Ottobre hanno presentato un "conto bollente", che purtroppo ci aspettavamo. 
Prima però di arrivare ai dati conclusivi, ci sembra doveroso presentare, un quadro generale su scala Europea.