venerdì 11 maggio 2012

Giro d'Italia 2012: aggiornamento giornaliero delle condizioni meteorologiche

A cura di: Paolo Leoni
"MeteoIng" propone un aggiornamento giornaliero "tappa per tappa" delle condizioni meteorologiche sul Giro d'Italia 2012.
Previsioni testuali e grafiche consultabili sul sito:


mercoledì 18 aprile 2012

"Madeleine": Una nuova depressione

A cura di: Paolo Leoni

Sulle Isole Britanniche insiste una nuova depressione, denominata (dal centro di calcolo meteorologico tedesco) "MADELEINE". 
"Madeleine" è molto diversa da "Lucia": la prima è una depressione Atlantica profonda 980hpa e generata da masse d'aria ben più grandi rispetto a quelle che diedero vita a "Lucia", inoltre il suo raggio d'azione è e sarà molto più ampio e incisivo; "Lucia", invece, era una depressione Mediterranea che non è mai scesa sotto i 985hpa; è stata, comunque, una depressione di "tutto rispetto" simili valori barici, sul Mar Mediterraneo, capitano raramente. 
Mentre "Lucia" si sta spostando dalla Penisola Scandinava alla Russia Europea, "Madeleine" si avvicina minacciosa alle coste Francesi. 
Dalle attuali elaborazioni modellistiche, sembra che "Madeleine" non raggiungerà l'Europa continentale ma si limiterà a lambire le coste nord-occidentali Francesi.
Ma nonostante rimanga lontana dalla nostra Penisola i suoi effetti saranno comunque duraturi e a tratti insistenti, soprattutto sulle regioni Tirreniche.

Dalle successive immagini satellitari, si nota come un primo nucleo perturbato è già in "viaggio" dalla Spagna verso l'Italia, mentre un secondo nucleo ben più intenso e organizzato (fronte occluso) sta raggiungendo in queste ore la Spagna. 
Già da questa sera gran parte dell'Italia centro-settentrionale sarà interessata da precipitazioni diffuse ma non intense; mentre, da domani, i fenomeni si faranno più marcati ed omogenei.


Carta Sinottica Europea
Loop Satellitare 
Satellite + Evoluzione
Precipitazioni accumulate nelle prossime 72h

venerdì 6 aprile 2012

Focus Meteo: Instabilità primaverile; ritorno del "freddo" per Pasqua e Pasquetta

A cura di: Paolo Leoni
SITUAZIONE METEO ATTUALE
Sinottica Europa: 6 Aprile 2012
Europa: il Vecchio continente è diviso tra Primavera ed Autunno: precipitazioni  tipicamente primaverili, prodotte dall'infiltrazione d'aria più fresca, stanno colpendo le aree centro-meridionali; mentre, una massa d'aria decisamente più fredda insiste sull'Europa centro settentrionale. L'anticiclone è troppo lontano per poter "proteggere" l'Europa dalle incursioni fredda, inoltre è stato duramente colpito dalla depressione "Gritt" posizionata sulla penisola Iberica; la quale sta richiamando e richiamerà aria sempre più fredda.
Le precipitazioni maggiori si avranno in sede Mediterranea con temperature vicine alle medie stagionali, mentre, sul centro nord Europeo, le precipitazioni saranno minori ma viste le basse temperature potranno risultare nevose anche a quote basse, per la stagione. 

Italia: Sulla Nostra Penisola è presente un clima tipicamente primaverile: con diffusi temporali pomeridiani, a tratti anche intensi, e temperature nella media del periodo. L'infiltrazione di aria fredda da nord est sarà sempre più decisa, tanto da far aumentare i fenomeni temporaleschi su gran parte del centro nord Italiano. 

EVOLUZIONE METEO prossime 24/48h

Europa: La depressione "Gritt" lentamente si sposterà verso est, richiamando aria più fredda dalle regioni Europee nord orientali; nel mentre, l'anticiclone comincerà "a scendere" verso la penisola Iberica, ma il suo prossimo obiettivo non sarà il Vecchio continente. Sull'Europa centro-orientale, invece, il clima muterà da autunnale a invernale: tutta la Penisola Scandinava e le aree centro-orientali Europee subiranno il famoso "colpo di coda" dell'inverno, con neve fino quote pianeggianti. 

Italia: Sulla Nostra Penisola, il tempo non subirà variazioni di rilievo, le precipitazioni temporalesche si alterneranno ai raggi solari, ci sarà, invece, un lieve calo termico tra la giornata di Pasqua e Pasquetta. 
Sulle Alpi la neve, durante la giornata di Domenica, potrà scendere anche sotto i 700/800m di quota, mentre in appennino difficilmente raggiungerà quote infiori ai 1000m.
Avremo, pertanto una Pasqua perturbata su quasi tutto il territorio Italiano, mentre, la Pasquetta si presenterà più asciutta ma fresca, per alcune zone anche "fredda" al mattino. 



mercoledì 4 aprile 2012

Focus Meteo: Piogge e fresco, fino a Pasqua

A cura di: Paolo Leoni

SITUAZIONE METEO
Sinottica Europa: 4 Aprile 2012
Europa: Un poderoso anticiclone di 1030hpa insiste sull'alto Oceano Atlantico; mentre, aria più fredda ed instabile scorrendo lungo il suo bordo orientale, affluisce nell'Europa continentale. Pertanto, con una tale configurazione meteorologica, abbiamo un'Europa divisa in due: freddo e neve sulle estreme regioni settentrionali; clima più mite ma decisamente instabile sulla fascia centro-meridionale. 
E sarà proprio l'Europa centrale ad avere un clima decisamente autunnale, con temperature fresche e rovesci diffusi ed a tratti intensi. Tale condizione meteorologica è destinata a protrarsi almeno per le prossime 48/72h. 

Italia: Dopo il notevole calo termico verificatosi durante il fine settimana appena passato, insiste ed insisterà, su gran parte del territorio, questo clima autunnale/primaverile.
Infatti, sulle regioni settentrionali avremo ancora cielo nuvoloso con precipitazioni diffuse e neve sulle Alpi oltre i 1800/2000m; mentre, in pianura la pioggia cadrà ad intermittenza e le nuvole coprendo completamente i raggi solari non permetteranno alle temperature massime di superare i 14°C/16°C.
Sostandoci verso sud, troveremo nelle regioni centrali un clima molto simile a quello appena descritto, sicuramente con qualche grado in più; solo il meridione, per le prossime 24/48h sarà "graziato" dal brutto tempo ma non dal calo termico. 

mercoledì 8 febbraio 2012

Inverno 2011/2012: "Dall'emergenza alla catastrofe"

A cura di: Paolo Leoni
Circa un mese fa l'Inverno era completamente assente nel Vecchio Continente; poi, da metà Gennaio, le dinamiche meteorologiche hanno fatto affluire aria sempre più fredda sull'Europa dell'Est. Con il passare dei giorni l'aria fredda è diventata gelida e lentamente si è spostata verso l'Europa centrale, andando a colpire anche la nostra Penisola. 
Dalla fine di Gennaio, sull'Italia, insiste un aria artico continentale (la tipologia d'aria più fredda in assoluto); inoltre, il continuo affluire di aria artica sul bacino del Mar Mediterraneo ha provocato la formazione di numerosi minimi depressionari (tra cui "Julia").
Molti di noi hanno vissuto a loro spese le copiose nevicate che si sono abbattute in questi giorni, con temperature fortemente negative; altri (pochi), invece, le hanno viste solo in televisione: in ogni caso la situazione in Italia è grave. 
E' ingenuo nascondersi dietro frasi del tipo "è tutto sotto controllo".
Nella aree più colpite la neve raggiunge e supera in molti casi il metro di accumulo: in Romagna a quote pianeggianti la neve ha raggiunto i 60/70cm (Forlì), in collina si supera il metro; così come a San Marino, dove la neve caduta è superiore ai 150cm; stessa cosa per l'appennino Umbro-Marchigiano, Abruzzese, Molisano, Lucano e Calabrese.
I paesi isolati sono moltissimi soprattutto nel centro-sud. Per queste e molte altre aree un'altra nevicata potrebbe essere veramente devastante.
Come se non bastasse la prossima nevicata non sarà una "semplice spolverata".
Prima di entrare nel merito del post due scatti di una delle webcam di San Marino in condizioni normali e attuali. (Fonte: http://www.meteotitano.net)



"Con in mano" gli ultimi aggiornamenti, senza esagerare, la futura irruzione potrebbe essere la più intensa e nevosa di tutte quelle che abbiamo visto o vissuto fino ad ora.
Qualora si dovesse verificare l'attuale evoluzione si passerebbe in pochissime ore da "Emergenza" a "Catastrofe".
Proprio in queste ore una "Bomba Artica" si sta muovendo dall'Europa nord-orientale verso la nostra penisola; raggiungerà l'Italia tra la serata di domani e la notte di Venerdì.
L'aria artica entrando prima dalla porta della Bora (Trieste)e poi dalla Valle del Rodano, attiverà una circolazione depressionaria che produrrà nevicate diffuse e abbondanti sulle aree centro-settentrionali e sull'Appennino centro-meridionale.

Percorso della "Bomba Artica"

Arrivo della "Bomba Artica"
L'Aria Artica presenta sempre valori termici notevolmente bassi, ma questa volta i valori sono prossimi a quelli "storici": il "cuore" della goccia registra -40°C a 5400m, -14°C a 1440m; per i "meno pratici" vuol dire che in caso di precipitazioni nevose la temperatura si potrebbe portare su valori di -4°C/-6°C sulle pianure del Nord Italia e -1°C/-3°C fino a quote basso-collinari sull'Italia centrale con neve fino a quote pianeggianti.
Di seguito "un'immagine riassuntiva" di ciò che potrebbe accadere da Venerdì a Sabato/Domenica. 

La stima degli accumuli è sempre un terno a lotto, ma indicativamente, possiamo affermare che dall'Emilia Romagna fino alla Basilicata si avranno notevoli accumuli, con neve a quote pianeggianti fino al Lazio centro-settentrionale. 
Purtroppo, aree come l'Emilia Orientale, la Romagna, le Marche, l'Abruzzo e il Molise avranno apporti nevosi superiori agli 80/100cm; in alcuni casi si potrà superare il metro di neve fresca. 
Già di per se, questi valori, destano preoccupazione ma se li aggiungiamo ai 100/150cm di neve già caduta possano diventare catastrofici.
Le probabilità di una nuova discreta nevicata a Roma sono molto alte: due volte nello stesso anno sarebbe veramente storico. 

Come ultima notizia, di certo non per importanza e sicuramente la meno felice, dobbiamo segnalare le 31 vittime, causate dal gelo, sulla nostra penisola; mentre, in Europa si sono superati i 300 decessi a causa del gelo e della neve.
Raccomandiamo, la massima attenzione e consigliamo a coloro che vivono nelle aree più colpite, se hanno la possibilità e non l'hanno già fatto, di ripulire il tetto dalla neve.

Nelle prossime ore verranno pubblicati nuovi aggiornamenti a riguardo.

  




venerdì 3 febbraio 2012

Inverno 2011/2012: "Julia", ancora neve fino a Domenica!

A cura di: Paolo Leoni
Fare le previsioni meteorologiche "non è cosa da niente", spesso richiede tempo in quanto bisogna analizzare a fondo i modelli meteorologici principali, controllare la situazione attuale e relativi parametri, infine bisogna spesso e volentieri metterci anche un pizzico di esperienza. Solo così si può ottenere in un'accettabile elaborazione previsionale. 
A volte, le condizioni attuali del tempo e l'imminente evoluzione meteorologica regalano "un po' di tranquillità" al previsore meteorologico (nel caso di anticicloni e quindi bel tempo); altre volte, invece, la situazione è tutt'altro che tranquilla, addirittura, come in questo caso, le masse d'aria possono spostarsi con moto retrogrado (da Est verso Ovest, invece che da Ovest verso Est), creando non pochi problemi ai modelli meteorologici e quindi al previsore stesso. 

L'evento gelido che sta colpendo l'Europa in questa settimana è più unico che raro, ciò comporta una forte indecisione nei modelli meteorologici e quindi un elevato rischio di errore da parte del previsore. Per far fronte a queste difficoltà bisogna "solo" aumentare l'attenzione durante l'elaborazione previsionale, partendo, ovviamente, da una solida base di esperienza e preparazione. 
Per meglio comprendere cos'è successo e cosa succederà, di seguito verranno mostrati una serie di Meteogrammi: riassunto grafico-schematico del modello previsionale in esame.
I Meteogrammi riportati sono forniti dal modello meteorologico "COSMO" dell'ARPA dell'Emilia Romagna. 
 

 

Dai Meteogrammi riportati si nota chiaramente come non solo gli accumuli previsti sono risultati essere quasi sempre sotto-stimati rispetto agli effettivi caduti, ma anche le precipitazioni stesse difficilmente sono state individuate a meno più di 12h dall'evento (Vedi la nevicata di Giovedì, nonostante siano caduti più di 20cm, a sole 12ore dall'evento i modelli meteorologici davano solo qualche "fiocchetto svolazzante").
La stessa cosa si è verificata per la nevicata che inizierà stasera e terminerà domenica.

Con i dati attuali, ci possiamo attendere, un nuovo accumulo di 20/22cm; ma non c'è da stupirsi se, eventualmente, l'accumulo effettivo alla fine della nevicata sarà ben superiore al previsto.
Inoltre, le temperature saranno ben più basse delle precedenti nevicate: prossime ai -4°C/-5°C.

L'inverno questa volta sta giocando le sue carte migliori.




giovedì 2 febbraio 2012

Inverno 2011/2012: La depressione "Julia" sta mettendo l'Italia in ginocchio!!

A cura di: Paolo Leoni
Ciò che sta accadendo è un evento più unico che raro. 
Sul Nord Italia sono giorni che nevica e continua a nevicare, con temperature abbondantemente sotto zero. 
In Emilia Romagna, dopo la neve che Martedì e Mercoledì, da questa notte è ripreso a nevicare intensamente. 
Onestamente, non mi sarei mai aspettato, nella giornata odierna, una nevicata così intensa; purtroppo, però, l'aria artica in ingresso è talmente fredda che è sufficiente un "soffio d'aria umida" per scatenare una vera e propria bufera di neve. 
A Bologna sono caduti, fino a ieri, 40cm di neve in 32ore (da Martedì alle 11.00 a Mercoledì alle 20.00); da questa mattina, invece, una nuova e inaspettata nevicata a portato altri 15/20cm di neve fresca. E continua a nevicare abbondantemente!
Tornando alla situazione meteorologica attuale: la depressione ("Julia") che da Mercoledì notte insiste sul bacino del Mediterraneo, ha completato ieri sera la sua "prima passata"; nella notte, complice l'aria artica in ingresso dal Sud della Francia, la depressione ha ripreso vigore, questa volta però a nord delle coste Africane. 
Nella maggior parte dei casi, una depressione collocata sulle coste nord-africane difficilmente riesce ad influenzare il clima del nord-italia, a causa della grande distanza; questa volta, invece, il debole flusso umido inviato dalla stessa depressione, con direttrice Sud-Ovest/Nord-Est,  impattando con l'aria in ingresso da Nord-Est ha prodotto una nevicata inaspettata quanto abbondante. 
E per le prossime ore non ci attendiamo nessun miglioramento anzi: continuerà ad affluire aria gelida sul centro-Nord Italiano e sul bacino del Mediterraneo, la depressione si approfondirà ulteriormente e traslerà lentamente verso l'Italia. 
Data l'eccezionalità e la dinamicità dell'evento i modelli meteorologici non riescono a cogliere l'evoluzione meteorologica superiore alle 24h/36h, pertanto, per Venerdì e Sabato la prognosi è tutt'ora incerta, ma visti gli attuali sviluppi ci attendiamo neve, anche abbondante sul Centro Italia e possibili nuovi accumuli in Emilia Romagna, soprattutto sull'Emilia orientale e sulla Romagna. 
Bologna potrebbe sfiorare il metro.. 

In attesa di ulteriori aggiornamenti... 



martedì 31 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: sarà "Julia" a mettere l'Italia in ginocchio

A cura di: Paolo Leoni
Come largamente annunciato, nella notte si è formata, nel sud della Francia, la depressione che ci accompagnerà almeno fino a Giovedì sera.
"Julia", il centro di calcolo meteorologico tedesco ha deciso di chiamare così questa "neonata" depressione, sta già iniziando a produrre i primi effetti sulla nostra Penisola: con precipitazioni sparse in Liguria, alta Toscana, Piemonte e Romagna. Con il passare delle ore i fenomeni aumenteranno costantemente la loro intensità ampliando, inoltre, il loro raggio d'azione. 
L'evento perturbato durerà almeno fino a Giovedì sera; mentre, le precipitazioni colpiranno soprattutto: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania. 
Per oggi, Martedì:
Cielo molto nuvoloso o coperto su tutto il Centro Nord Italiano, i primi fenomeni si avranno fin dalla mattinata, in rapido incremento già dal pomeriggio. La neve cadrà in pianura su tutto il Nord Italia (ovviamente nelle aree sopra citate), mentre sulla Romagna, si potrà avere acqua mista a neve o neve senza accumulo solo sulla costa riminese a causa dei venti di Bora. Sul centro Italia, invece, i fenomeni saranno più intensi, sopratutto in Toscana, dove la neve cadrà dai 200/300m di quota, così come sulle Marche e sull'Umbria; il Lazio, sarà invece diviso in due: sulla parte settentrionale la neve cadrà dai 300/400m (anche più in basso nel Viterbese e Reatino), mentre, sulla fascia centrale e meridionale non scenderà sotto i 500/700m. Pioggia al centro sud con neve solo sui rilievi.
Per domani, si avrà una recrudescenza del freddo con neve che raggiungerà la costa riminese e le basse colline umbre e laziali. 
Passata "Julia", gli accumuli di neve al suolo potranno essere anche molto consistenti sull'Emilia Romagna (fino a 25cm/30cm in Emilia orientale; 30/40cm sull'entroterra Romagnolo), sulla Toscana, sull'Umbria, sulle Marche e sui rilievi del Viterbese e Reatino. 
Di seguito una "ricostruzione" di ciò che accadrà alle ore 00.00 di Mercoledì 1 Febbraio. 



Ulteriori aggiornamenti in giornata... 

lunedì 30 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: Si comincia a fare sul serio!!!

A cura di: Paolo Leoni

[Consiglio ai "naviganti": Il Blog si prefigge uno scopo prettamente didattico e di approfondimento: con articoli meteo, mappe e modelli matematici; mentre, il sito internet (www.meteo.ing.unibo.it) rimane la Nostra "fonte previsionale"]

Cosa sta accadendo...
Abbiamo già parlato del "Grande Gelo" che abbraccia ormai da giorni l'Europa dell'Est e proprio in queste ore sta iniziando ad affluire, sulla nostra penisola, l'aria fredda proveniente dai Balcani. 
L'aria attualmente in ingresso è di tipo "Artico Continentale", praticamente il "TOP" delle masse d'aria invernali: risulta molto fredda e secca. Inoltre, non dimentichiamoci, che prima di "varcare" la porta della Bora, questa massa d'aria ha attraversato l'Europa dell'Est, dove le temperature sono abbondantemente sotto lo zero (-10/-20°C) e la neve ricopre ormai da giorni tutto il territorio. 

Cosa accadrà...
Ormai ci siamo, l'ondata fredda e nevosa che dovrà colpire l'Italia dalla giornata di domani fino a Giovedì, è più che confermata; anzi, i modelli meteorologici odierni hanno rincarato la dose di neve per gran parte delle regioni centro-settentrionali. 
Come già accennato nei precedenti articoli, una goccia fredda, che in queste ore è in movimento dalle Isole Britanniche fino al Mar Mediterraneo, produrrà un minimo depressionario a largo delle coste Italo-Francesi. 
Il minimo, approfondendosi, traslerà prima verso la Corsica, poi a sud dell'Isola d'Elba e quindi dalle coste Tirreniche passerà a quelle Adriatiche. 
Con tale evoluzione, ci attendiamo nevicate diffuse a tratti moderate/abbondanti sulla Toscana settentrionale, sulle Marche centro-settentrionali e sull'Emilia Romagna, soprattutto a sud della Via Emilia. 
Le temperature risulteranno basse grazie all'aria fredda richiamata da Nord-Est, pertanto la neve cadrà fino al piano su gran parte dell'Emilia Romagna, coste comprese, seppur senza grossi accumuli al suolo.
Dalle ultimissime elaborazioni, si prevedono notevoli accumuli su gran parte della regione, anche abbondanti.
Le carte seguenti NON sostituiscono ne fanno da previsione, ma sono solo parametri indicativi e potenziali per meglio comprendere l'attuale evoluzione futura. 
Precipitazioni previste per le prossime 84h: valori espressi in mm
Accumuli nevosi al suolo previsti per la giornata di Martedì: valori espressi in cm

Accumuli nevosi al suolo previsti per la giornata di Mercoledì: valori espressi in cm
Accumuli nevosi al suolo previsti per la giornata di Giovedì: valori espressi in cm
Accumuli nevosi al suolo totali Martedì-Giovedì: valori espressi in cm
E poi...
In seguito a questa prima "ondata nevosa" vi sono per ora due possibilità: persistenza del gelo per il protrarsi delle correnti fredde da Nord-est; oppure, nuovi episodi nevosi, prodotti da nuove depressioni mediterranee frutto dell'aria artica che si riverserà progressivamente nel bacino del Mediterraneo.

Ulteriori aggiornamenti nella giornata di domani... 






domenica 29 gennaio 2012

Il Gelo Polare in Europa

Sull'Europa Nord-Orientale, ormai da diversi giorni, insistono il gelo e la neve: le copiose nevicate cadute con temperature abbondantemente sotto lo zero rendono impossibile qualsiasi tipo di collegamento.
Per i prossimi giorni, come già accennato, il gelo potrebbe piombare anche nel Mediterraneo centro-orientale, Italia compresa.

Temperature registrate alle ore 12.00UTC del 29 Gennaio 2012
Anomalie registrate alle ore 12.00UTC del 29 Gennaio 2012

venerdì 27 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: ...ad un passo dalla storia!!!

A cura di: Paolo Leoni

Nuovo Aggiornamento effettuato alle 11.30 del 28 Gennaio 2012(In fondo alla pagina)


Anche questa volta ci sarebbe tanto da dire, ma per non dilungarmi troppo, cercherò di essere il più breve e chiaro possibile. 

"Da ieri ad oggi"
Nei precedenti post si era parlato a lungo della totale assenza dell'Inverno su tutto il comparto Europeo; nonostante fossimo arrivati al "giro di boa" dell'inverno 2011/2012. 
Ma dalla seconda decade di Gennaio, qualcosa è cambiato: inizialmente si è avuto un raffreddamento deciso dell'Europa nord-orientale, con parziale recupero del deficit artico; successivamente, l'aria gelida ha raggiunto anche l'Europa Orientale, con valori termici tutt'ora abbondantemente sotto le medie stagionali anche di 10°C/14°C. Mentre tutta l'Europa Mediterranea e centro-occidentale è rimasta fino ad ora a "guardare".
Temperature registrate alle ore 09.00UTC del 27 Gennaio 2012
Anomalie Termiche registrate alle ore 09.00UTC del 27 Gennaio 2012
"Freddo assicurato e forse Gelo imminente"
Sicuramente molti di voi hanno già sentito parlare dell'arrivo del freddo e della neve; io, invece, ho preferito aspettare la giornata odierna per trattare l'argomento. 
Tale scelta è stata dettata non dalla "poca voglia" o dalla scarsa capacità di interpretare i modelli meteorologici e quindi la futura evoluzione, ma dalla forte dinamicità ed incertezza presente nei modelli stessi. 
Una situazione così dinamica si traduce in cambiamenti repentini anche nell'arco di 12h/24h, pertanto si riduce fortemente il lasso temporale previsionale: fare una previsione affidabile a 72h ore diventa quasi impossibile. 
Detto questo, entriamo subito in merito all'argomento. 
Dalla giornata di domani fino a Mercoledì 31 Gennaio il Mar Mediterraneo verrà "bombardato" da tre gocce fredde. 
Stando alle attuali emissioni modellistiche possiamo dedurre quanto segue: 
- La prima goccia fredda partirà dal Mar del Nord nella notte tra oggi e domani e raggiungerà le coste sud-occidentali della Francia nella notte tra Sabato e Domenica. Il successivo ingresso della goccia fredda nel Mar Mediterraneo genererà un incremento della copertura nuvolosa e delle precipitazioni. Quest'ultime, nel corso del Weekend, andranno a colpire prevalentemente le regioni Italiane nord-occidentali. A causa delle basse temperature dovute all'ingresso di aria più fredda da est, le precipitazioni saranno nevose e abbondanti fino al piano su tutto il Piemonte, sulla Lombardia occidentale e sulla Liguria. 
Non si esclude un possibile coinvolgimento anche dell'Emilia Occidentale. 
"Tabella di marcia" della prima goccia fredda
Neve accumulata entro le ore 00.00 di Lunedì 30 Gennaio
Per ora, direi che può bastare, oltre non conviene spingersi per i motivi appena detti. 
Comunque sia, l'attuale linea di tendenza propone l'ingresso nel Mediterraneo della seconda goccia fredda, la quale non farà altro che seguire la stessa traiettoria della prima, con una componente leggermente più orientale. 
Su questo aspetto, torneremo entro la giornata di domani, in quanto un eventuale spostamento verso est della seconda goccia fredda, comporterebbe un totale coinvolgimento dell'Italia centro-settentrionale. Il tutto previsto per le giornate di Martedì-Mercoledì.

L'ultima goccia fredda, invece, dovrebbe provenire dall'Europa dell'Est: qualora venisse confermata quest'ipotesi, l'Italia sarà costretta a fronteggiare temperature polari dell'ordine dei -15°C/-10°C al suolo con possibile ciclogenesi Mediterranea, ovvero, altra neve!
Ma di questo parleremo, eventualmente, "molto" più avanti.


Aggiornamento: 28 Gennaio 2012

A 24h di distanza da quanto scritto ieri, i modelli meteorologici odierni confermano in pieno quanto già detto.
La Prima Goccia Fredda, attualmente nel cuore della Francia, raggiungerà il Mediterraneo centro-occidentale nella notte tra oggi e domani: come da copione; ma di questo ne abbiamo già parlato.

Entriamo invece nel merito della Seconda Goccia Fredda, in dubbio fino a ieri e confermata oggi dai modelli.
Purtroppo, però, nonostante sia stata confermata la sua azione sul Mar Mediterraneo, attualmente non è possibile stabilire la collocazione esatta all'interno del "Mar Nostrum" e quindi la posizione dell'eventuale minimo depressionario. Detto questo, è tuttavia possibile stabilire un eventuale traiettoria ma per "gli effetti" in sede Mediterranea ed Italica, vi invitiamo a seguire i successivi aggiornamenti sia qui sul Blog che sul sito (www.meteo.ing.unibo.it).


Nella carta sopra riportata sono state indicate le 3 Gocce Fredde con le relative traiettorie.
La Prima Goccia Fredda si è già spostata dal Mar del Nord alla Francia (linea blu continua), ed entro le prossime 72h raggiungerà il Mediterraneo meridionale.
La Seconda Goccia Fredda partirà lunedì 30 Gennaio, dal Mar del Nord, raggiungerà la Francia entro le 24h seguenti e per la sera di Martedì dovrebbe "sfociare" nel Mar Mediterraneo dalla valle del Rodano.
Tale traiettoria (linea rossa tratteggiata) è tutt'ora incerta, con effetti attualmente impossibili da prevedere, ma se venisse confermata un'ipotesi simile, gran parte del Centro Nord Italia sarebbe costretta a fronteggiare un "attacco invernale" degno di nota: con nevicate copiose e temperature abbondantemente sotto lo zero di diversi gradi.

Per quanto riguarda la Terza Goccia Fredda non possiamo fare altro che aspettare la giornata di Lunedì per capire meglio dove "colpirà". Sicuramente il suo moto e la sua traiettoria saranno fortemente influenzate sia dalla posizione dell'anticiclone "Russo" sia e soprattutto dal moto della Seconda Goccia Fredda.

In attesa di ulteriori aggiornamenti,
Alla prossima... 

giovedì 19 gennaio 2012

"Costa Concordia": In diretta dall'Isola del Giglio

A cura di: Paolo Leoni
Inutile dilungarsi troppo sull'avvenuta tragedia, tutti ormai sanno come sono andate le cose. 
Dalla sera dell'incidente, 13 Gennaio, ad oggi, grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche è stato possibile soccorrere prima tutti i passeggeri sopravvissuti e poi ispezionare in parte la nave.
Purtroppo, il relitto non è ancora stato "controllato" fino in fondo per recuperare eventuali corpi o, speranza ormai remota, trovare qualche superstite.
Ma le squadre di soccorso, ormai, hanno "le ore contate"; infatti, tra oggi e domani è previsto un repentino cambio di circolazione con conseguente peggioramento delle condizioni del tempo. 
Nell'area dell'Isola del Giglio, la pressione atmosferica subirà un calo di quasi 15hpa (da 1030hpa a 1015hpa) con conseguente aumento del vento, il quale non proverrà più da terra (come in questi giorni) ma soffierà prima dai quadranti sud-occidentali (Libeccio), successivamente, da quelli nord-occidentali (Maestrale). 
Attualmente le onde presenti, grazie ai deboli venti occidentali, non superano i 20/30cm di altezza; ma con il passare delle ore, con l'arrivo del vento di Libeccio, le onde cresceranno entro domani mattina, fino ad 1metro d'altezza.
Tuttavia, la situazione diventerà critica domani sera, quando i venti ruotando dai quadranti nord-occidentali (Maestrale) "gonfieranno" le onde fino ad un'altezza prossima ai 2metri. 

Altezza  delle onde, prevista per: Giovedì 19 Gennaio ore 12.00
Altezza  delle onde, prevista per: Venerdì 20 Gennaio ore 06.00
Altezza  delle onde, prevista per: Venerdì 20 Gennaio ore 18.00
Grazie alla webcam installata sull'Isola del Giglio è possibile seguire in diretta tutto ciò che sta accadendo alla nave ed intorno ad essa. 
Quasi sicuramente stasera i soccorsi cesseranno il loro intervento e difficilmente riusciranno a rientrare, all'interno del relitto, nella giornata di domani.
Inoltre, con l'aumento del moto ondoso, non si  esclude che la nave possa avvicinarsi ancora di più alla costa.

Giovedì 19 Gennaio 2012

Fonte: http://www.giglionews.com/isoladelgiglio_porto.jpg
Webcam in tempo reale
Fonte: http://www.giglionews.com/isoladelgiglio_porto.jpg

Alla prossima... 





mercoledì 18 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: Un' Europa divisa in due

A cura di: Paolo Leoni
Finalmente il Vecchio Continente inizia a "tingersi di bianco": grazie alla prima discesa gelida invernale, negli ultimi dieci giorni, qualcosa è cambiato. 
La prima irruzione artica, degna di nota, della stagione invernale ha colpito l'Europa nord-orientale, generando una calo termico anche di 15°C-17°C; in breve tempo le aree ancora "al verde" si sono ricoperte di un leggero manto bianco. 
La colata artica è giunta fino in Grecia e Turchia, dove le temperature sono scese anche 12°C-15°C sotto le medie stagionali: sulle colline greche si sono raggiunti anche i -22°C/-24°C!
Però, mentre l'Europa nord-orientale è stretta nella morsa del gelo, quella centro-occidentale è ancora sotto il dominio anticiclonico.
Forti anomalie positive continuano ad essere registrate sulla Penisola Iberica, in Francia e in Gran Bretagna; mentre, la penisola scandinava centro-meridionale è tutt'ora priva di neve. 
La nostra nazione, invece, si trova sul bordo dell'anticiclone e di tanto in tanto è accarezzata dal freddo proveniente dalle aree più orientali del continente. 
Pertanto l'inverno si percepisce solo attraverso le temperature, in quanto le nevicate continuano ad essere assenti su gran parte del territorio. 
Solo le regioni adriatiche e meridionali hanno avuto qualche occasionale rovescio nevoso di scarsa entità e durata. 
Insomma, continua la lunga linea di tendenza che ci accompagna ormai da molti mesi: temperature quasi sempre sopra la media, totale assenza di precipitazioni e bel tempo. 
Complice proprio l'anticiclone e l'aria fredda proveniente da est, in molte aree del nord Italia la temperatura è scesa fino a -10°C; mentre, si è "rifatto vivo" il fenomeno della "neve chimica": precipitazione nevosa dovuta alla presenza, in prossimità del suolo, di particelle inquinanti, le quali grazie all'elevata umidità e alle bassissime temperature, favoriscono la formazione di piccoli fiocchi di neve. 
Queste "nevicate chimiche" sono spesso di breve durate e il manto nevoso non supera mai i 2-4cm; il tutto con il cielo completamente sereno. 

Guardando oltre, attualmente, non sono previsti cambiamenti radicali di circolazione: l'anticiclone continuerà il suo dominio su gran parte dell'Europa centro-occidentale, mentre le aree nord-orientali saranno nuovamente investite da aria fredda proveniente dalle estreme latitudini settentrionali. 
Fino a pochi giorni fa, sembrava auspicabile un cambio di rotta; purtroppo, con il passare delle ore i modelli hanno "ritratto" il possibile coinvolgimento della nostra penisola. 

Di seguito viene mostrato un confronto relativo all'estensione artica e alla copertura nevosa tra il 5 Gennaio 2012 e il 15 Gennaio 2012
5 Gennaio 2012

15 Gennaio 2012

In attesa di ulteriori aggiornamenti, consiglio a tutti coloro che sono interessati all'argomento di seguire il forum meteo: http://www.forumeteo-emr.it/ 
Alla prossima... 

mercoledì 11 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: E' autunno...in pieno Inverno

A cura di: Paolo Leoni

Siamo prossimi al "giro di boa" dell'Inverno 2011/2012; eppure, fino ad ora, su gran parte del Vecchio Continente l'Inverno non si è fatto ancora vivo. 
Certamente ci sono stati eventi significati come le abbondanti nevicate sui crinali alpini francesi, svizzeri e austriaci; ma ciò non basta per poter parlare di "Inverno".

Analizzando nel dettaglio la situazione attuale emerge vistosamente la pesante anomalia positiva che affligge l'Europa da quasi un anno. 

Anomalia termica degli ultimi 365giorni


lunedì 9 gennaio 2012

Inverno 2011/2012:..solo oltralpe!

A cura di: Paolo Leoni

Mentre la Natura continua imperterrita a non seguire il calendario, i modelli meteorologici hanno iniziato a proporre un deciso cambiamento della situazione meteorologica sul Vecchio continente già dal prossimo Weekend. 
"Prima di cominciare" è doveroso segnalare le abbondante nevicate, prodotte dalle correnti settentrionali, che hanno colpito la Germania meridionale, l'Austria e la Svizzera: in alcuni casi gli accumuli totali al suolo hanno superato i 3-4metri. 
Di seguito una breve "carrellata" di webcam relative alle aree appena citate: 
Svizzera - Riederalp 

Austria - Grossberg











Svizzera - Bettmeralp 
Svizzera - Bolgen
Italia - Livigno
In Italia, invece, la situazione è a dir poco critica: i versanti italiani delle Alpi hanno accumuli di neve al suolo, tipici di Novembre, piuttosto che di Gennaio; l'Appennino settentrionale è "bianco" solo oltre i 1800m/200m, inoltre, il manto nevoso non supera i 10cm/15cm; sull'Appennino centrale, fino al M. Terminillo (RI), la neve ricopre il paesaggio non sotto i 1800m/2000m con evidenti chiazze di verde.
Solo il centro-sud italiano sta vivendo un vero inverno, con neve che è ben visibile già dai 700m/800m sull'Appennino centro-meridionale; 1000/1200m sull'Appennino calabrese e Sicilia: in Sila a 1800m ci sono quasi 60/70cm di neve.
M. Cimone 2000m: http://www.meteosestola.it/

Nel prossimo articolo verranno analizzati i possibili scenari futuri previsti dai modelli...