mercoledì 8 febbraio 2012

Inverno 2011/2012: "Dall'emergenza alla catastrofe"

A cura di: Paolo Leoni
Circa un mese fa l'Inverno era completamente assente nel Vecchio Continente; poi, da metà Gennaio, le dinamiche meteorologiche hanno fatto affluire aria sempre più fredda sull'Europa dell'Est. Con il passare dei giorni l'aria fredda è diventata gelida e lentamente si è spostata verso l'Europa centrale, andando a colpire anche la nostra Penisola. 
Dalla fine di Gennaio, sull'Italia, insiste un aria artico continentale (la tipologia d'aria più fredda in assoluto); inoltre, il continuo affluire di aria artica sul bacino del Mar Mediterraneo ha provocato la formazione di numerosi minimi depressionari (tra cui "Julia").
Molti di noi hanno vissuto a loro spese le copiose nevicate che si sono abbattute in questi giorni, con temperature fortemente negative; altri (pochi), invece, le hanno viste solo in televisione: in ogni caso la situazione in Italia è grave. 
E' ingenuo nascondersi dietro frasi del tipo "è tutto sotto controllo".
Nella aree più colpite la neve raggiunge e supera in molti casi il metro di accumulo: in Romagna a quote pianeggianti la neve ha raggiunto i 60/70cm (Forlì), in collina si supera il metro; così come a San Marino, dove la neve caduta è superiore ai 150cm; stessa cosa per l'appennino Umbro-Marchigiano, Abruzzese, Molisano, Lucano e Calabrese.
I paesi isolati sono moltissimi soprattutto nel centro-sud. Per queste e molte altre aree un'altra nevicata potrebbe essere veramente devastante.
Come se non bastasse la prossima nevicata non sarà una "semplice spolverata".
Prima di entrare nel merito del post due scatti di una delle webcam di San Marino in condizioni normali e attuali. (Fonte: http://www.meteotitano.net)



"Con in mano" gli ultimi aggiornamenti, senza esagerare, la futura irruzione potrebbe essere la più intensa e nevosa di tutte quelle che abbiamo visto o vissuto fino ad ora.
Qualora si dovesse verificare l'attuale evoluzione si passerebbe in pochissime ore da "Emergenza" a "Catastrofe".
Proprio in queste ore una "Bomba Artica" si sta muovendo dall'Europa nord-orientale verso la nostra penisola; raggiungerà l'Italia tra la serata di domani e la notte di Venerdì.
L'aria artica entrando prima dalla porta della Bora (Trieste)e poi dalla Valle del Rodano, attiverà una circolazione depressionaria che produrrà nevicate diffuse e abbondanti sulle aree centro-settentrionali e sull'Appennino centro-meridionale.

Percorso della "Bomba Artica"

Arrivo della "Bomba Artica"
L'Aria Artica presenta sempre valori termici notevolmente bassi, ma questa volta i valori sono prossimi a quelli "storici": il "cuore" della goccia registra -40°C a 5400m, -14°C a 1440m; per i "meno pratici" vuol dire che in caso di precipitazioni nevose la temperatura si potrebbe portare su valori di -4°C/-6°C sulle pianure del Nord Italia e -1°C/-3°C fino a quote basso-collinari sull'Italia centrale con neve fino a quote pianeggianti.
Di seguito "un'immagine riassuntiva" di ciò che potrebbe accadere da Venerdì a Sabato/Domenica. 

La stima degli accumuli è sempre un terno a lotto, ma indicativamente, possiamo affermare che dall'Emilia Romagna fino alla Basilicata si avranno notevoli accumuli, con neve a quote pianeggianti fino al Lazio centro-settentrionale. 
Purtroppo, aree come l'Emilia Orientale, la Romagna, le Marche, l'Abruzzo e il Molise avranno apporti nevosi superiori agli 80/100cm; in alcuni casi si potrà superare il metro di neve fresca. 
Già di per se, questi valori, destano preoccupazione ma se li aggiungiamo ai 100/150cm di neve già caduta possano diventare catastrofici.
Le probabilità di una nuova discreta nevicata a Roma sono molto alte: due volte nello stesso anno sarebbe veramente storico. 

Come ultima notizia, di certo non per importanza e sicuramente la meno felice, dobbiamo segnalare le 31 vittime, causate dal gelo, sulla nostra penisola; mentre, in Europa si sono superati i 300 decessi a causa del gelo e della neve.
Raccomandiamo, la massima attenzione e consigliamo a coloro che vivono nelle aree più colpite, se hanno la possibilità e non l'hanno già fatto, di ripulire il tetto dalla neve.

Nelle prossime ore verranno pubblicati nuovi aggiornamenti a riguardo.

  




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