martedì 8 novembre 2011

Senza dubbio: Un evento eccezionale. Sottovalutato e male affrontato.

A cura di: Paolo Leoni

Premetto subito che ciò che andrete a leggere non sarà un articolo piacevole; ma la morte di altre sei persone, dopo le sette vittime dell'alluvione del 25 Ottobre 2011, non può che essere accompagnata da toni pesanti e accuse ben mirate. 
A mio avviso, il principio "Causa-Effetto" è sempre verificato, spesso le cause sono molteplici, così come gli effetti, ma entrambi ben distinti e determinabili. 
Quindi credo sia "stupido" e controproducente non voler individuare le cause degli effetti; perché, così facendo si rischia solo di ricadere nell'errore, senza imparare nulla da quanto è accaduto, senza correggere ciò che è stato sbagliato, ma solo rimanendo in attesa di una nuova catastrofe annunciata. 
Precedentemente a questo post, io stesso ne ho scritto un altro (in data 2 Novembre 2011), relativo alle abbondanti piogge che avrebbero colpito il Piemonte e la Liguria nei giorni 4 e 5 Novembre 2011. 
Il titolo del post era fin troppo chiaro "In arrivo nuove abbondanti piogge: possibili nuove alluvioni" e correlato con commenti ed immagini più che dettagliate; l'articolo voleva concentrare l'attenzione, di coloro che stavano leggendo, su ciò che sarebbe accaduto a poche ore di distanza. 
Mi ero soffermato, visto il "fresco precedente", sull'area di confine tra Liguria e Toscana, ma le carte meteorologiche riportate erano fin troppo eloquenti e sarebbe stato inutile aggiungere altro: "Giusto per riportare un dato visibile dalle mappe: tra Liguria e Toscana in 72h sono attesi più di 400mm, ovviamente stimati, quelli reali potranno essere decisamente maggiori."
Sarebbe bastata la semplice esperienza di un appassionato di meteorologia per capire che l'evento previsto era tutt'altro che normale; anzi, per intensità, durata (oltre 36h) e superficie coinvolta, poteva tranquillamente rientrare nel gruppo degli eventi "più unici che rari".
Eppure, visti i risultati, non tutti hanno dato il giusto peso a ciò che proponevano i modelli matematico-meteorologici.
Dal giorno in cui è stato scritto l'articolo all'ora dell'evento, tutti gli aggiornamenti meteorologici disponibili non hanno fatto altro che confermare, e in alcuni casi rincarare, la dose di precipitazioni per le aree più interessate: Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta.
Credetemi, era fin troppo chiaro e palese quello che sarebbe successo e vista la potenzialità dell'evento sembrava quasi impossibile che questo si potesse realmente verificare.