martedì 31 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: sarà "Julia" a mettere l'Italia in ginocchio

A cura di: Paolo Leoni
Come largamente annunciato, nella notte si è formata, nel sud della Francia, la depressione che ci accompagnerà almeno fino a Giovedì sera.
"Julia", il centro di calcolo meteorologico tedesco ha deciso di chiamare così questa "neonata" depressione, sta già iniziando a produrre i primi effetti sulla nostra Penisola: con precipitazioni sparse in Liguria, alta Toscana, Piemonte e Romagna. Con il passare delle ore i fenomeni aumenteranno costantemente la loro intensità ampliando, inoltre, il loro raggio d'azione. 
L'evento perturbato durerà almeno fino a Giovedì sera; mentre, le precipitazioni colpiranno soprattutto: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania. 
Per oggi, Martedì:
Cielo molto nuvoloso o coperto su tutto il Centro Nord Italiano, i primi fenomeni si avranno fin dalla mattinata, in rapido incremento già dal pomeriggio. La neve cadrà in pianura su tutto il Nord Italia (ovviamente nelle aree sopra citate), mentre sulla Romagna, si potrà avere acqua mista a neve o neve senza accumulo solo sulla costa riminese a causa dei venti di Bora. Sul centro Italia, invece, i fenomeni saranno più intensi, sopratutto in Toscana, dove la neve cadrà dai 200/300m di quota, così come sulle Marche e sull'Umbria; il Lazio, sarà invece diviso in due: sulla parte settentrionale la neve cadrà dai 300/400m (anche più in basso nel Viterbese e Reatino), mentre, sulla fascia centrale e meridionale non scenderà sotto i 500/700m. Pioggia al centro sud con neve solo sui rilievi.
Per domani, si avrà una recrudescenza del freddo con neve che raggiungerà la costa riminese e le basse colline umbre e laziali. 
Passata "Julia", gli accumuli di neve al suolo potranno essere anche molto consistenti sull'Emilia Romagna (fino a 25cm/30cm in Emilia orientale; 30/40cm sull'entroterra Romagnolo), sulla Toscana, sull'Umbria, sulle Marche e sui rilievi del Viterbese e Reatino. 
Di seguito una "ricostruzione" di ciò che accadrà alle ore 00.00 di Mercoledì 1 Febbraio. 



Ulteriori aggiornamenti in giornata... 

lunedì 30 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: Si comincia a fare sul serio!!!

A cura di: Paolo Leoni

[Consiglio ai "naviganti": Il Blog si prefigge uno scopo prettamente didattico e di approfondimento: con articoli meteo, mappe e modelli matematici; mentre, il sito internet (www.meteo.ing.unibo.it) rimane la Nostra "fonte previsionale"]

Cosa sta accadendo...
Abbiamo già parlato del "Grande Gelo" che abbraccia ormai da giorni l'Europa dell'Est e proprio in queste ore sta iniziando ad affluire, sulla nostra penisola, l'aria fredda proveniente dai Balcani. 
L'aria attualmente in ingresso è di tipo "Artico Continentale", praticamente il "TOP" delle masse d'aria invernali: risulta molto fredda e secca. Inoltre, non dimentichiamoci, che prima di "varcare" la porta della Bora, questa massa d'aria ha attraversato l'Europa dell'Est, dove le temperature sono abbondantemente sotto lo zero (-10/-20°C) e la neve ricopre ormai da giorni tutto il territorio. 

Cosa accadrà...
Ormai ci siamo, l'ondata fredda e nevosa che dovrà colpire l'Italia dalla giornata di domani fino a Giovedì, è più che confermata; anzi, i modelli meteorologici odierni hanno rincarato la dose di neve per gran parte delle regioni centro-settentrionali. 
Come già accennato nei precedenti articoli, una goccia fredda, che in queste ore è in movimento dalle Isole Britanniche fino al Mar Mediterraneo, produrrà un minimo depressionario a largo delle coste Italo-Francesi. 
Il minimo, approfondendosi, traslerà prima verso la Corsica, poi a sud dell'Isola d'Elba e quindi dalle coste Tirreniche passerà a quelle Adriatiche. 
Con tale evoluzione, ci attendiamo nevicate diffuse a tratti moderate/abbondanti sulla Toscana settentrionale, sulle Marche centro-settentrionali e sull'Emilia Romagna, soprattutto a sud della Via Emilia. 
Le temperature risulteranno basse grazie all'aria fredda richiamata da Nord-Est, pertanto la neve cadrà fino al piano su gran parte dell'Emilia Romagna, coste comprese, seppur senza grossi accumuli al suolo.
Dalle ultimissime elaborazioni, si prevedono notevoli accumuli su gran parte della regione, anche abbondanti.
Le carte seguenti NON sostituiscono ne fanno da previsione, ma sono solo parametri indicativi e potenziali per meglio comprendere l'attuale evoluzione futura. 
Precipitazioni previste per le prossime 84h: valori espressi in mm
Accumuli nevosi al suolo previsti per la giornata di Martedì: valori espressi in cm

Accumuli nevosi al suolo previsti per la giornata di Mercoledì: valori espressi in cm
Accumuli nevosi al suolo previsti per la giornata di Giovedì: valori espressi in cm
Accumuli nevosi al suolo totali Martedì-Giovedì: valori espressi in cm
E poi...
In seguito a questa prima "ondata nevosa" vi sono per ora due possibilità: persistenza del gelo per il protrarsi delle correnti fredde da Nord-est; oppure, nuovi episodi nevosi, prodotti da nuove depressioni mediterranee frutto dell'aria artica che si riverserà progressivamente nel bacino del Mediterraneo.

Ulteriori aggiornamenti nella giornata di domani... 






domenica 29 gennaio 2012

Il Gelo Polare in Europa

Sull'Europa Nord-Orientale, ormai da diversi giorni, insistono il gelo e la neve: le copiose nevicate cadute con temperature abbondantemente sotto lo zero rendono impossibile qualsiasi tipo di collegamento.
Per i prossimi giorni, come già accennato, il gelo potrebbe piombare anche nel Mediterraneo centro-orientale, Italia compresa.

Temperature registrate alle ore 12.00UTC del 29 Gennaio 2012
Anomalie registrate alle ore 12.00UTC del 29 Gennaio 2012

venerdì 27 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: ...ad un passo dalla storia!!!

A cura di: Paolo Leoni

Nuovo Aggiornamento effettuato alle 11.30 del 28 Gennaio 2012(In fondo alla pagina)


Anche questa volta ci sarebbe tanto da dire, ma per non dilungarmi troppo, cercherò di essere il più breve e chiaro possibile. 

"Da ieri ad oggi"
Nei precedenti post si era parlato a lungo della totale assenza dell'Inverno su tutto il comparto Europeo; nonostante fossimo arrivati al "giro di boa" dell'inverno 2011/2012. 
Ma dalla seconda decade di Gennaio, qualcosa è cambiato: inizialmente si è avuto un raffreddamento deciso dell'Europa nord-orientale, con parziale recupero del deficit artico; successivamente, l'aria gelida ha raggiunto anche l'Europa Orientale, con valori termici tutt'ora abbondantemente sotto le medie stagionali anche di 10°C/14°C. Mentre tutta l'Europa Mediterranea e centro-occidentale è rimasta fino ad ora a "guardare".
Temperature registrate alle ore 09.00UTC del 27 Gennaio 2012
Anomalie Termiche registrate alle ore 09.00UTC del 27 Gennaio 2012
"Freddo assicurato e forse Gelo imminente"
Sicuramente molti di voi hanno già sentito parlare dell'arrivo del freddo e della neve; io, invece, ho preferito aspettare la giornata odierna per trattare l'argomento. 
Tale scelta è stata dettata non dalla "poca voglia" o dalla scarsa capacità di interpretare i modelli meteorologici e quindi la futura evoluzione, ma dalla forte dinamicità ed incertezza presente nei modelli stessi. 
Una situazione così dinamica si traduce in cambiamenti repentini anche nell'arco di 12h/24h, pertanto si riduce fortemente il lasso temporale previsionale: fare una previsione affidabile a 72h ore diventa quasi impossibile. 
Detto questo, entriamo subito in merito all'argomento. 
Dalla giornata di domani fino a Mercoledì 31 Gennaio il Mar Mediterraneo verrà "bombardato" da tre gocce fredde. 
Stando alle attuali emissioni modellistiche possiamo dedurre quanto segue: 
- La prima goccia fredda partirà dal Mar del Nord nella notte tra oggi e domani e raggiungerà le coste sud-occidentali della Francia nella notte tra Sabato e Domenica. Il successivo ingresso della goccia fredda nel Mar Mediterraneo genererà un incremento della copertura nuvolosa e delle precipitazioni. Quest'ultime, nel corso del Weekend, andranno a colpire prevalentemente le regioni Italiane nord-occidentali. A causa delle basse temperature dovute all'ingresso di aria più fredda da est, le precipitazioni saranno nevose e abbondanti fino al piano su tutto il Piemonte, sulla Lombardia occidentale e sulla Liguria. 
Non si esclude un possibile coinvolgimento anche dell'Emilia Occidentale. 
"Tabella di marcia" della prima goccia fredda
Neve accumulata entro le ore 00.00 di Lunedì 30 Gennaio
Per ora, direi che può bastare, oltre non conviene spingersi per i motivi appena detti. 
Comunque sia, l'attuale linea di tendenza propone l'ingresso nel Mediterraneo della seconda goccia fredda, la quale non farà altro che seguire la stessa traiettoria della prima, con una componente leggermente più orientale. 
Su questo aspetto, torneremo entro la giornata di domani, in quanto un eventuale spostamento verso est della seconda goccia fredda, comporterebbe un totale coinvolgimento dell'Italia centro-settentrionale. Il tutto previsto per le giornate di Martedì-Mercoledì.

L'ultima goccia fredda, invece, dovrebbe provenire dall'Europa dell'Est: qualora venisse confermata quest'ipotesi, l'Italia sarà costretta a fronteggiare temperature polari dell'ordine dei -15°C/-10°C al suolo con possibile ciclogenesi Mediterranea, ovvero, altra neve!
Ma di questo parleremo, eventualmente, "molto" più avanti.


Aggiornamento: 28 Gennaio 2012

A 24h di distanza da quanto scritto ieri, i modelli meteorologici odierni confermano in pieno quanto già detto.
La Prima Goccia Fredda, attualmente nel cuore della Francia, raggiungerà il Mediterraneo centro-occidentale nella notte tra oggi e domani: come da copione; ma di questo ne abbiamo già parlato.

Entriamo invece nel merito della Seconda Goccia Fredda, in dubbio fino a ieri e confermata oggi dai modelli.
Purtroppo, però, nonostante sia stata confermata la sua azione sul Mar Mediterraneo, attualmente non è possibile stabilire la collocazione esatta all'interno del "Mar Nostrum" e quindi la posizione dell'eventuale minimo depressionario. Detto questo, è tuttavia possibile stabilire un eventuale traiettoria ma per "gli effetti" in sede Mediterranea ed Italica, vi invitiamo a seguire i successivi aggiornamenti sia qui sul Blog che sul sito (www.meteo.ing.unibo.it).


Nella carta sopra riportata sono state indicate le 3 Gocce Fredde con le relative traiettorie.
La Prima Goccia Fredda si è già spostata dal Mar del Nord alla Francia (linea blu continua), ed entro le prossime 72h raggiungerà il Mediterraneo meridionale.
La Seconda Goccia Fredda partirà lunedì 30 Gennaio, dal Mar del Nord, raggiungerà la Francia entro le 24h seguenti e per la sera di Martedì dovrebbe "sfociare" nel Mar Mediterraneo dalla valle del Rodano.
Tale traiettoria (linea rossa tratteggiata) è tutt'ora incerta, con effetti attualmente impossibili da prevedere, ma se venisse confermata un'ipotesi simile, gran parte del Centro Nord Italia sarebbe costretta a fronteggiare un "attacco invernale" degno di nota: con nevicate copiose e temperature abbondantemente sotto lo zero di diversi gradi.

Per quanto riguarda la Terza Goccia Fredda non possiamo fare altro che aspettare la giornata di Lunedì per capire meglio dove "colpirà". Sicuramente il suo moto e la sua traiettoria saranno fortemente influenzate sia dalla posizione dell'anticiclone "Russo" sia e soprattutto dal moto della Seconda Goccia Fredda.

In attesa di ulteriori aggiornamenti,
Alla prossima... 

giovedì 19 gennaio 2012

"Costa Concordia": In diretta dall'Isola del Giglio

A cura di: Paolo Leoni
Inutile dilungarsi troppo sull'avvenuta tragedia, tutti ormai sanno come sono andate le cose. 
Dalla sera dell'incidente, 13 Gennaio, ad oggi, grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche è stato possibile soccorrere prima tutti i passeggeri sopravvissuti e poi ispezionare in parte la nave.
Purtroppo, il relitto non è ancora stato "controllato" fino in fondo per recuperare eventuali corpi o, speranza ormai remota, trovare qualche superstite.
Ma le squadre di soccorso, ormai, hanno "le ore contate"; infatti, tra oggi e domani è previsto un repentino cambio di circolazione con conseguente peggioramento delle condizioni del tempo. 
Nell'area dell'Isola del Giglio, la pressione atmosferica subirà un calo di quasi 15hpa (da 1030hpa a 1015hpa) con conseguente aumento del vento, il quale non proverrà più da terra (come in questi giorni) ma soffierà prima dai quadranti sud-occidentali (Libeccio), successivamente, da quelli nord-occidentali (Maestrale). 
Attualmente le onde presenti, grazie ai deboli venti occidentali, non superano i 20/30cm di altezza; ma con il passare delle ore, con l'arrivo del vento di Libeccio, le onde cresceranno entro domani mattina, fino ad 1metro d'altezza.
Tuttavia, la situazione diventerà critica domani sera, quando i venti ruotando dai quadranti nord-occidentali (Maestrale) "gonfieranno" le onde fino ad un'altezza prossima ai 2metri. 

Altezza  delle onde, prevista per: Giovedì 19 Gennaio ore 12.00
Altezza  delle onde, prevista per: Venerdì 20 Gennaio ore 06.00
Altezza  delle onde, prevista per: Venerdì 20 Gennaio ore 18.00
Grazie alla webcam installata sull'Isola del Giglio è possibile seguire in diretta tutto ciò che sta accadendo alla nave ed intorno ad essa. 
Quasi sicuramente stasera i soccorsi cesseranno il loro intervento e difficilmente riusciranno a rientrare, all'interno del relitto, nella giornata di domani.
Inoltre, con l'aumento del moto ondoso, non si  esclude che la nave possa avvicinarsi ancora di più alla costa.

Giovedì 19 Gennaio 2012

Fonte: http://www.giglionews.com/isoladelgiglio_porto.jpg
Webcam in tempo reale
Fonte: http://www.giglionews.com/isoladelgiglio_porto.jpg

Alla prossima... 





mercoledì 18 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: Un' Europa divisa in due

A cura di: Paolo Leoni
Finalmente il Vecchio Continente inizia a "tingersi di bianco": grazie alla prima discesa gelida invernale, negli ultimi dieci giorni, qualcosa è cambiato. 
La prima irruzione artica, degna di nota, della stagione invernale ha colpito l'Europa nord-orientale, generando una calo termico anche di 15°C-17°C; in breve tempo le aree ancora "al verde" si sono ricoperte di un leggero manto bianco. 
La colata artica è giunta fino in Grecia e Turchia, dove le temperature sono scese anche 12°C-15°C sotto le medie stagionali: sulle colline greche si sono raggiunti anche i -22°C/-24°C!
Però, mentre l'Europa nord-orientale è stretta nella morsa del gelo, quella centro-occidentale è ancora sotto il dominio anticiclonico.
Forti anomalie positive continuano ad essere registrate sulla Penisola Iberica, in Francia e in Gran Bretagna; mentre, la penisola scandinava centro-meridionale è tutt'ora priva di neve. 
La nostra nazione, invece, si trova sul bordo dell'anticiclone e di tanto in tanto è accarezzata dal freddo proveniente dalle aree più orientali del continente. 
Pertanto l'inverno si percepisce solo attraverso le temperature, in quanto le nevicate continuano ad essere assenti su gran parte del territorio. 
Solo le regioni adriatiche e meridionali hanno avuto qualche occasionale rovescio nevoso di scarsa entità e durata. 
Insomma, continua la lunga linea di tendenza che ci accompagna ormai da molti mesi: temperature quasi sempre sopra la media, totale assenza di precipitazioni e bel tempo. 
Complice proprio l'anticiclone e l'aria fredda proveniente da est, in molte aree del nord Italia la temperatura è scesa fino a -10°C; mentre, si è "rifatto vivo" il fenomeno della "neve chimica": precipitazione nevosa dovuta alla presenza, in prossimità del suolo, di particelle inquinanti, le quali grazie all'elevata umidità e alle bassissime temperature, favoriscono la formazione di piccoli fiocchi di neve. 
Queste "nevicate chimiche" sono spesso di breve durate e il manto nevoso non supera mai i 2-4cm; il tutto con il cielo completamente sereno. 

Guardando oltre, attualmente, non sono previsti cambiamenti radicali di circolazione: l'anticiclone continuerà il suo dominio su gran parte dell'Europa centro-occidentale, mentre le aree nord-orientali saranno nuovamente investite da aria fredda proveniente dalle estreme latitudini settentrionali. 
Fino a pochi giorni fa, sembrava auspicabile un cambio di rotta; purtroppo, con il passare delle ore i modelli hanno "ritratto" il possibile coinvolgimento della nostra penisola. 

Di seguito viene mostrato un confronto relativo all'estensione artica e alla copertura nevosa tra il 5 Gennaio 2012 e il 15 Gennaio 2012
5 Gennaio 2012

15 Gennaio 2012

In attesa di ulteriori aggiornamenti, consiglio a tutti coloro che sono interessati all'argomento di seguire il forum meteo: http://www.forumeteo-emr.it/ 
Alla prossima... 

mercoledì 11 gennaio 2012

Inverno 2011/2012: E' autunno...in pieno Inverno

A cura di: Paolo Leoni

Siamo prossimi al "giro di boa" dell'Inverno 2011/2012; eppure, fino ad ora, su gran parte del Vecchio Continente l'Inverno non si è fatto ancora vivo. 
Certamente ci sono stati eventi significati come le abbondanti nevicate sui crinali alpini francesi, svizzeri e austriaci; ma ciò non basta per poter parlare di "Inverno".

Analizzando nel dettaglio la situazione attuale emerge vistosamente la pesante anomalia positiva che affligge l'Europa da quasi un anno. 

Anomalia termica degli ultimi 365giorni


lunedì 9 gennaio 2012

Inverno 2011/2012:..solo oltralpe!

A cura di: Paolo Leoni

Mentre la Natura continua imperterrita a non seguire il calendario, i modelli meteorologici hanno iniziato a proporre un deciso cambiamento della situazione meteorologica sul Vecchio continente già dal prossimo Weekend. 
"Prima di cominciare" è doveroso segnalare le abbondante nevicate, prodotte dalle correnti settentrionali, che hanno colpito la Germania meridionale, l'Austria e la Svizzera: in alcuni casi gli accumuli totali al suolo hanno superato i 3-4metri. 
Di seguito una breve "carrellata" di webcam relative alle aree appena citate: 
Svizzera - Riederalp 

Austria - Grossberg











Svizzera - Bettmeralp 
Svizzera - Bolgen
Italia - Livigno
In Italia, invece, la situazione è a dir poco critica: i versanti italiani delle Alpi hanno accumuli di neve al suolo, tipici di Novembre, piuttosto che di Gennaio; l'Appennino settentrionale è "bianco" solo oltre i 1800m/200m, inoltre, il manto nevoso non supera i 10cm/15cm; sull'Appennino centrale, fino al M. Terminillo (RI), la neve ricopre il paesaggio non sotto i 1800m/2000m con evidenti chiazze di verde.
Solo il centro-sud italiano sta vivendo un vero inverno, con neve che è ben visibile già dai 700m/800m sull'Appennino centro-meridionale; 1000/1200m sull'Appennino calabrese e Sicilia: in Sila a 1800m ci sono quasi 60/70cm di neve.
M. Cimone 2000m: http://www.meteosestola.it/

Nel prossimo articolo verranno analizzati i possibili scenari futuri previsti dai modelli...